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Antonio Nicita

Consenso & Disinformazione

Donald Trump alla fine si è rassegnato ad avviare la transizione di governo, autorizzando le amministrazioni federali a collaborare col presidente eletto Joe Biden, ma non ferma ancora i ricorsi. E assicura che alla Casa Bianca, alla fine, resterà ancora lui. Secondo una indagine Economist/YouGov, a questo persistente rifiuto di Trump di riconoscere la vittoria di Biden fa eco il 79% degli elettori repubblicani che dichiarano poca o nessuna fiducia sulla correttezza delle elezioni. È solo l’ultimo dato di una polarizzazione crescente negli Stati Uniti d’America, alimentata, o almeno rafforzata, dalle campagne di disinformazione. E che rischia di produrre sfiducia nei confronti delle istituzioni.

Gli ultimi rapporti del Pew Research Center confermano che gli Usa hanno registrato, negli ultimi anni, un livello record di polarizzazione o, se si vuole, il livello estremo della contrapposizione tra repubblicani e democratici. È vero che la polarizzazione, con stagioni alterne, c’è sempre stata in uno schema bipartitico come quello americano. Ed è altrettanto vero che fenomeni di crescente polarizzazione sono comuni a molti Paesi, anche europei. Ma diversi studi empirici comparati mostrano il caso eccezionale degli Usa.


Pubblicato su Avvenire il 25 novembre 2020, continua qui


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