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Ciao Antonio

  • Antonio Nicita
  • 5 nov 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Antonio Preto, collega in Agcom ed amico, ci ha lasciato improvvisamente. Lascia un vuoto umano e professionale davvero incolmabili, senza inutile retorica. Antonio mancherà agli amici e alle istituzioni di questo paese. Una bella persona. Un uomo perbene. Colto e semplice. Acuto e curioso. Un cattolico solidale e liberale, un giurista solido che amava aprirsi alle incursioni nel terreno economico. Un cittadino europeo che credeva fortemente nel ruolo dell'Europa come fattore di modernizzazione e di solidarietà.Inguaribile ottimista.

La sua vita e le sue pubblicazioni sono riportate nel suo sito www.antoniopreto.it

Nei prossimi giorni, assieme ai suoi tanti amici ed estimatori, troveremo il modo di organizzare iniziative multiple e durature per ricordarne la figura, nel tempo, anche a coloro che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Ciao Antonio. Mi hai accolto in Agcom con l'entusiasmo di un compagno di studi con il quale parlare, sempre, del futuro. Ho amato condividere idee e progetti, discutere, trovarsi d'accordo e ricominciare a discutere, giorno dopo giorno in questi tre anni . Piccole ricchezze che fanno ora la differenza nel vuoto che resta. Confini luminosi delle nostre solitudini. Rassegnate, come diceva il poeta, a sorridere tristi davanti la terra. Che a te sia lieve e dolce.

 
 
 

1 commento


Guest
un giorno fa

Le sue parole, così sentite e profonde, toccano il cuore. In momenti come questi, di fronte a un vuoto che sembra incolmabile, spesso sono i piccoli rituali quotidiani a offrirci un appiglio, un momento di raccoglimento per la mente e l'anima. La preparazione di una bevanda calda, come un tè, diventa un'ancora di salvezza, un gesto lento che conforta.

Il potere dei rituali è immenso. In un mondo che all'improvviso appare caotico e privo di senso, la ripetizione di gesti familiari – scaldare l'acqua, scegliere le foglie, attendere l'infusione – crea una bolla di prevedibilità e calma. È una forma di meditazione attiva, un modo per prendersi cura di sé stessi mentre si naviga il mare in tempesta del dolore.…


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© 2006 by Antonio NIcita

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