Agcom ha deliberato l’avvio di due consultazioni pubbliche in merito ad altrettante proposte presentate da Poste Italiane: una sulle nuove modalità di recapito degli invii postali a giorni alterni, l'altra sulle tariffe e gli standard di qualità del servizio postale universale di corrispondenza, sulla base di quanto previsto dalla legge di stabilità 2015.
Con la legge di stabilità 2015, il Legislatore ha introdotto nuove misure relative al servizio universale postale, ponendo l’accento su tre finalità: la valorizzazione di Poste italiane anche in conseguenza della riduzione del valore massimo dell’onere del servizio universale riconosciuto a Poste Italiane a partire dall’anno corrente, nel quadro del contenimento complessivo della spesa pubblica perseguito dalla manovra finanziaria; la necessità di continuare ad assicurare la sostenibilità economica del suddetto onere nei prossimi anni, a seguito della crescente contrazione dei relativi volumi postali e del conseguente lievitare dei costi di fornitura del servizio; l’esigenza di adeguare i livelli sostenibili di servizio allo specifico contesto tecnico, economico e sociale di riferimento.
Le decisioni dell’Autorità si inseriscono quindi nel quadro più ampio delle politiche pubbliche finalizzate a rispondere al mutato scenario del mercato dei servizi postali e, in particolare, a perseguire l'obiettivo di bilanciare l'efficienza economica dell'operatore incaricato di fornire il servizio postale universale (in una situazione di domanda in declino, anche per effetto della e-substitution) con i bisogni sociali e di interesse generale soddisfatti dalla rete di raccolta e recapito della società Poste Italiane.
Sulle proposte avanzate da Poste Italiane, nei termini e nel quadro degli obiettivi indicati dalla legge di stabilità, l’Autorità ha espresso le proprie valutazioni che sono illustrate nei documenti sottoposti a consultazione.
In particolare, con riferimento alla modalità di recapito a giorni alterni (relatore il Commissario Antonio Nicita), l’Autorità ha modificato la proposta iniziale di Poste Italiane, ponendo in consultazione specifici criteri e indici di determinazione dei Comuni che potranno essere interessati dalla misura entro il limite massimo del 25% della popolazione, in funzione delle particolari circostanze, anche di natura geografica, che caratterizzano l’ambito del recapito postale sul territorio italiano. Il provvedimento finale dovrà essere comunicato alla Commissione europea, con la quale gli uffici dell’Autorità avvieranno un’interlocuzione.
Con riferimento alla manovra tariffaria (relatore il Commissario Antonio Martusciello), l’Autorità ha rivisto le iniziali proposte di Poste Italiane, ancorando il prezzo del prodotto postale di base all’evoluzione del cap già stabilita in precedenti provvedimenti, ovvero determinando un prezzo pari a 0,80 euro, con possibilità di crescita fino a 0,95 euro entro fine anno. La variazione del prezzo è condizionata alla verifica dell’andamento dei volumi e del rispetto degli indici di qualità del recapito da parte dell’AGCOM.
Il prezzo del prodotto di posta prioritaria sarà fissato nel rispetto dei principi di equità e ragionevolezza prevedendo strumenti di verifica della qualità, anche attraverso un meccanismo di rimodulazione proporzionata verso il basso dei prezzi laddove dovesse essere riscontrato un degrado non occasionale della qualità con riferimento ai giorni di avvenuto recapito. Infine Poste Italiane potrà arricchire l’offerta con servizi innovativi a valore aggiunto, quali la tracciabilità, al fine di migliorare la certezza sui tempi di recapito.