[REWIND - post del 6/10/14] - La delibera 494/14/CONS approvata a maggioranza dal Consiglio AGCOM il 30 settembre (qui il comunicato stampa) presenta rilevanti criticità. Sulla vicenda, come riportato dalla stampa, ho sempre espresso il mio parere e il mio voto contrari in tutti i passaggi che hanno portato alla delibera messa in consultazione. Nemmeno sulla bozza finale della delibera, che pure a differenza di quella posta in consultazione, contiene miglioramenti, ho espresso un voto favorevole. La delibera finale recepisce, peraltro, alcuni miei (e non solo miei) suggerimenti che ritengo migliorativi, primo tra tutti quello di rinviare al Ministero la decisione finale circa l'applicazione 'progressiva'del canone, prevista dalla norma, ovvero il cosiddetto 'glide-path' (chiamato impropriamente 'sconto', per i gruppi Rai e Mediaset). Questa modifica, da me auspicata, permetterà al Ministero di verificare il tema della congruenza con l'invarianza fiscale nonché di inserire il tema dei canoni in una più ampia riforma che consenta invarianza fiscale anche imponendo nuovi canoni per le ulteriori risorse scarse utilizzate dai titolari dei servizi (es. LCN). Per tale ragione, ribadendo le mie criticità, ho confermato la mia contrarietà in un voto di astensione (per sottolineare l'apprezzamento per l'inclusione di un rinvio al Ministero circa la determinazione 'dello sconto'), voto peraltro ininfluente ai fini dell'approvazione della delibera, adottata a maggioranza, con tre voti favorevoli.
Ho ritenuto opportuno illustrare la mia 'dissenting opinion' in una lunga intervista rilasciata ad ottobre a Key4Biz dal titolo "Canoni frequenze tv: perchè sono contrario", nonché in un dibattito con Nicola d'Angelo andato in onda su Radio Radicale nella trasmissione 'Presi per il web' e riascoltabile qui.